Classico bestseller contemporaneo, scritto secondo tutte le regole del caso. Vincente l’idea della protagonista, una Sheldon Cooper senza il suo quoziente intellettivo ma che, pure avendo 30anni, vive ogni esperienza (dal taglio di capelli alla ceretta, da un funerale a una serata in un pub), come fosse la prima volta nella vita, completamente a digiuno delle convenzioni sociali.
Dove invece il romanzo sembra funzionare molto meno è sul versante “psicologico” non solo per le troppe incongruenze mediche, ma anche perché il lettore dopo pochi capitoli capisce quello che dovrebbe essere il “colpo di scena”. “Colpo di scena” che la stessa autrice a un certo punto, nella spiegazione finale quasi dimentica e fa passare come una qualsiasi stravaganza della protagonista. Continua a leggere