Inside Estelle – Cusumiello e la meraviglia dei personaggi “secondari” nelle storie.

“Cusumiello (questo era il nome del giovane masto centellinatore), su di giri e con le orecchie rosse per il nettare bevuto (di tutto il continente, tra gli esperti nella sua arte, era di sicuro quello che meno sapeva reggere l’alcol), rispose secco e a voce più alta del dovuto: «Subito signore!».

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Si voltò, prese una bottiglia a caso e riempì, sorridendo, il bicchiere al principe che, stupito, iniziò a bere con aria compiaciuta, schioccando, finalmente soddisfatto, forse per la degustazione, anche le guance.” Continua a leggere

Inside Estelle: “Feroce e fedele come un mastino che ha imparato a tenere il passo.”

“…man mano che si allontanava da quel posto i rumori della festa diventavano ovattati e le luci del castello più fioche. Magari avesse potuto dire lo stesso della tristezza che lo seguiva.  Feroce e fedele come un mastino che ha imparato a tenere il passo.”

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Qui mi piaceva giocare con un’immagine abbastanza comune, l’illusione che basti allontanarsi da una situazione che, in qualche modo, ci ha dato della sofferenza per potercela lasciare alle spalle. Continua a leggere

“In questa fiaba nulla è come sembra…” Estelle – Recensione #10

Che sia fiaba o realtà, la storia di Estelle ha come tema la libertà. La sua ricerca ha tormentato gli animi sensibili di ogni epoca.

Martino Ciano

Di qui la dolce figura di Juan, suonatore di accordìon, ossia, fisarmonica, strumento che richiama immagini di malinconia e di folgorante felicità che durano però pochi istanti. E così, dall’incontro tra i due nasce la favola; non un amore, ma una ricerca che va oltre le mura del castello, laddove il mare ruggisce, ammalia e rapisce. Continua a leggere

Rapunzel: altro che fiaba per scoraggiare le ragazzine a dare il primo bacio…

Il grande merito della Disney è stato quello di aver modernizzato le fiabe, non solo da un punto di vista estetico ma proprio nei contenuti. Pensate a Rapunzel. Hanno mantenuto l’idea straordinaria (che ritroviamo già nella versione del ‘600 del Basile), della ragazza che utilizza una sua dote, una sua particolarità, in questo caso i capelli (lunghi, bellissimi e forti), ma hanno eliminato tutta la retorica e la simbologia del premio alla ragazza che si sarebbe “conservata” per il Principe.

Rapunzel

Da non dimenticare che la versione fiorentina, Continua a leggere