Prendete una costruzione letteraria thriller estremamente contemporanea, con cliffhanger già piazzati strategicamente perché gli sceneggiatori della probabile serie tv non debbano fare troppa fatica nella divisione delle probabili puntate (alla maniera de “La verità sul caso Harry Quebert” per intenderci), aggiungete un vero talento letterario nutrito con i grandi classici della letteratura americana (da Henry James a Philip Roth passando per Francis Scott Fitgerald), così da costruire una “cattedrale” intorno alle proprie ossessioni (nello specifico vecchiaia e morte).
Questi gli ingredienti cucinati con grande maestria da Christopher Bollen, l’autore di questo romanzo thriller dove l’uso di romanzo prima del genere serve quasi a rimarcare le due anime dell’opera, una completamente letteraria, l’altra perfettamente di genere.
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