Mi chiamo N.

Non l’ho costruito io questo mondo, ma non per questo voglio rinunciare a viverci.

“…e così mi accusate dicendo che a già a quella recita gli occhi e gli applausi non fossero per me ma per la mia veste troppo corta e il seno che si faceva notare lì sotto?
Ma io sono ANCHE quelle gambe e quel seno.
Perché per noi donne ANCHE deve diventare sempre SOLO?
Dite che è la “società” a essere così?
Ma cosa vuol dire “società” se non un’astrazione per prendere le distanze dalle proprie scelte?
La “società” sono anche io, e se io non la penso in questo modo allora a pensarla così non è la “società” ma siete solo voi a pensarla così.
SOLO.
Anche se siete in maggioranza.”

Questo è uno dei momenti più forti di “Mi chiamo N.” monologo scritto e diretto da Massimo Piccolo per Noemi Gherrero (anche presentatrice, in Rai fino allo scorso anno con Le parole per dirlo la domenica mattina su Rai3) con musiche originali di Eunice Petito.

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Un piccolo omaggio al grande Tiziano Sclavi

Per la nostra settima edizione di Birdland un piccolo omaggio al grande Tiziano Sclavi… grazie ancora alla mia “sposa per un giorno” Rossella Nusco e a Federica Marino per il trucco, Beatrice Baino per l’ospitalità e la location, Valentina Sodano, Gabriella Diliberto, Dario Di Leva e Gianfranco Cercola per la preziosa assistenza.

Un grazie davvero speciale a Matteo Cocca (Tom Tea) per aver scritto la bellissima Valse Macabre che ascoltate guardando il video.

Birdland2020: DellaMorteDellAmore – Speciale Halloween!

Sono tempi difficili, lo sappiamo bene, ma vogliamo lo stesso provare un po’ di strana normalità per questo Halloween.

Sei foto a tema urban horror ispirate al titolo del bel libro di Tiziano Sclavi (il creatore di Dylan Dog).

Le foto le ho realizzate nella scorsa edizione del bellissimo Napoli Horror Festival organizzato da Beatrice Baino e la sua incredibile squadra, la modella è Rossella Nusco, il trucco è di Federica Marino della New Flesh – Make Up & Creative Lab ad assistermi in maniera preziosissima Valentina Sodano, Gabriella Diliberto, Gianfranco Cercola e Dario di Leva.

E vi lascio con una bella frase del libro ripresa anche poi dal film omonimo: Ognuno di noi fa quello che può per non pensare alla vita.

Rossella Nusco in uno scatto di Massimo Piccolo

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Via col vento – proviamo a capirci qualcosa in più.

È bastato questo post semplice semplice “Ma davvero non avete provato un po’ di disagio a guardare alcune scene di Via col vento piene di stereotipi razzisti? (per non parlare dello scempio della versione italiana). A cosa vi nuoce che questo venga sottolineato?”

via col vento1

Neanche particolarmente brillante per originalità, lo ammetto, perché si scatenasse un putiferio – impossibile da gestire  – tra le molteplici direzioni di repliche e controrepliche tra chi vedeva a rischio la libertà d’espressione, chi il pericolo di una moralizzazione a posteriori, chi semplicemente a rischio l’integrità di emozioni e ricordi legati alla pellicola. Continua a leggere

Un giorno di pioggia a New York – (consigli cinematografici non richiesti).

Guardare un film dell’ultimo Woody Allen è come assistere a un concerto di Bill Evans negli anni ’70 o di Chet Baker negli anni ’80, dove, seppur non ci ritrovavi più il genio dell’invenzione c’era quello dell’interpretazione e delle piccole variazioni che ti facevano ringraziare il tuo Dio per averli messi al mondo.

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