L’idea del doppio, anzi, che ognuno abbia un doppio è suggestiva, bella, inquietante. La spiegazione che a un certo punto il film di Jordan Peele sente il dovere di fare è fumosa, macchinosa, posticcia. “Noi” non è un horror “puro”, siamo più dalle parti di commedia a tinte horror pensata per un pubblico diverso dalla solita platea di giovanissimi.
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La Stamberga d’inchiostro, Layla e il suo universo.
Una bella intervista su Layla, la sua genesi e il suo universo, realizzata da Deborah della Stamberga d’inchiostro. Continua a leggere
90passi – Lusso sfrenato
Se amate il pesce e avete voglia di mangiare divinamente e se, grazie a quelli che hanno creduto che Wall Street fosse davvero un manifesto allo yuppismo, vi ritrovate a metà mese più che rampanti e in technicolor, poveri e in bianco e nero come Renato Salvatori & Co

Foto dalla pagina facebook del locale
Inside Layla : dal Blog di Gabriel – Pioggia, cornetti e coincidenze, ovvero: la sincronicità (tra superstizione, magia e religione).
C’è qualcosa che accomuna superstizione, magia e religione?
Certo, si chiama sincronicità o, meglio, coincidenze significative.
Piccolo esempio: sto parlando con delle persone, a un certo punto, rivolgendomi a una di queste, dico con l’espressione seria e convinta: morirai guidando l’auto mentre vai a prendere la tua ragazza.
Che reazione credete abbia questa persona oltre a mandarmi (giustamente) a quel paese? Quanto peso immaginate darà alle mie parole? Continua a leggere
Inside Layla: dal blog di Gabriel – Il vostro pancake vi sorride?
Dal blog di Gabriel: Il vostro pancake vi sorride?
Vostra madre ha tirato fuori dalla busta della spesa due carote abbracciate che sembrano guardarsi con trasporto?
I fari della vostra auto vi sembrano due occhi tristi?
Non siete impazziti. Né la vostra fantasia galoppa troppo veloce. È tutta colpa della pareidolia. Continua a leggere
Post-terremoto. Idioti. Idioti ovunque.
E intanto, ringraziando il terremoto di stanotte, nel meraviglioso facebook sono già spuntati :
1) i denigratori di Renzi e della politica in genere; Continua a leggere
Cosa c’è di bello per indignarsi/soffrire/odiare/piangere/pregare oggi?
Un tempo la tv dettava l’agenda della giornata. Certo, si era costretti a subire una bella dose di passività in questo, ma in un certo senso si era anche “tutelati”, Continua a leggere
Disamina definitiva sul fenomeno Zalone (e in sole due parole).
Zalone è l’argomento del giorno, anzi, di tutto quest’inizio del 2016.
Ci ha provato la Rai con il countdown sbagliato e la bestemmia del 31 dicembre, ci ha provato anche Mediaset con un visibilmente ubriaco Gianluca Grignani ma niente da fare, si parla solo di Checco Zalone che, giorno dopo giorno, sta polverizzando tutti i record d’incassi. Continua a leggere
Venticinquemila
Sia chiaro, so benissimo che in valore assoluto, cioè se questo risultato venisse paragonato ai numeri dei veri blogger, youtuber e via scrivendo potrebbe apparire esiguo o poco significativo, ma per me, che ho iniziato a scrivere questo blog esattamente 5 mesi fa con il solo scopo di cercare di guardare quello che succede da un diverso punto di vista, essere stato letto 25.000 volte è un risultato assolutamente fantastico e inaspettato, e poco importa se quando ho scritto per il Corriere della Sera o per Il Mattino magari 25.000 letture li abbia realizzati con un unico articolo, non era la stessa cosa, qui ha tutto un altro sapore.
1229 lettori per l’articolo “Perché il museo Lombroso non andrebbe chiuso“, o i 926 per “Perché è stato giusto pubblicare la foto del piccolo Aylan (che non pubblicherò)”, ma anche 1872 lettori per “Da Baglioni (complice Morandi) una bella lezione ai nuovi “critici” per me è una soddisfazione bellissima: è ancora possibile scrivere dei pezzi di “vero” approfondimento con un punto di vista differente (giusto o sbagliato non sta a me dirlo) senza ricorrere ai semplici trucchetti acchiappa-click di lanci studiati solo per incuriosire o sparare chissà quale news del tipo: lutto al Grande Fratello…il tempo di aprire la pagina – con la relativa pubblicità – e scoprire che è mancata la nonna ultracentenaria dell’operatore, magari stroncata dalla vergogna per aver scoperto che il nipote lavorava con la Marcuzzi & Co.
Per me è il senso più alto e bello del web e dei social, poter comunicare col solo scopo di scambiarsi le idee, non semplici informazioni ma vere e proprie riflessioni, magari anche complesse e senza filtri.
Grazie moltissime e questa volta l’invito non lo lascio in basso e fuori dal pezzo: se vuoi possiamo restare in “contatto” con un semplice click qui sotto.
La “signora” Gruber e il “dottor” Damilano.
Da una parte c’è una signora, laureata in lingue e letterature straniere, giornalista professionista, inviato(a) di guerra sui fronti più caldi, direttrice di vari telegiornali in un paio di nazioni, scrittrice. Un signore, laureato in storia (dove ha poi conseguito anche un dottorato), giornalista professionista e vicedirettore di un giornale.
Di fronte uno dei più ricchi e potenti imprenditori italiani (per la cronaca, laureato in giurisprudenza).