Il booktrailer di “Estelle storia di una principessa e di un suonatore di accordion” scritto e diretto da Massimo Piccolo (anche autore del libro), vince il Primo Premio della Giuria Giovani dell’Etnabook Festival 2019.
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Il Booktrailer di Estelle tra i finalisti dell’Etna Book Festival
Avere dei riconoscimenti (grandi o piccoli che siano poco importa), è sempre una ragione di gioia da condividere con tutti quelli che hanno partecipato a un tuo progetto.
(clicca sulla foto per guardare il booktrailer!)
Grazie ancora quindi, soprattutto alla splendida Giorgia Gianetiempo che si è prestata in maniera deliziosa e assolutamente amichevole da protagonista per questo booktrailer e al compositore del brano originale Claudio Passilongo (di lui ne parlo meglio qui sotto). Continua a leggere
Inside Estelle – Cusumiello e la meraviglia dei personaggi “secondari” nelle storie.
“Cusumiello (questo era il nome del giovane masto centellinatore), su di giri e con le orecchie rosse per il nettare bevuto (di tutto il continente, tra gli esperti nella sua arte, era di sicuro quello che meno sapeva reggere l’alcol), rispose secco e a voce più alta del dovuto: «Subito signore!».
Si voltò, prese una bottiglia a caso e riempì, sorridendo, il bicchiere al principe che, stupito, iniziò a bere con aria compiaciuta, schioccando, finalmente soddisfatto, forse per la degustazione, anche le guance.” Continua a leggere
Inside Estelle: “Feroce e fedele come un mastino che ha imparato a tenere il passo.”
“…man mano che si allontanava da quel posto i rumori della festa diventavano ovattati e le luci del castello più fioche. Magari avesse potuto dire lo stesso della tristezza che lo seguiva. Feroce e fedele come un mastino che ha imparato a tenere il passo.”
Qui mi piaceva giocare con un’immagine abbastanza comune, l’illusione che basti allontanarsi da una situazione che, in qualche modo, ci ha dato della sofferenza per potercela lasciare alle spalle. Continua a leggere
Rapunzel: altro che fiaba per scoraggiare le ragazzine a dare il primo bacio…
Il grande merito della Disney è stato quello di aver modernizzato le fiabe, non solo da un punto di vista estetico ma proprio nei contenuti. Pensate a Rapunzel. Hanno mantenuto l’idea straordinaria (che ritroviamo già nella versione del ‘600 del Basile), della ragazza che utilizza una sua dote, una sua particolarità, in questo caso i capelli (lunghi, bellissimi e forti), ma hanno eliminato tutta la retorica e la simbologia del premio alla ragazza che si sarebbe “conservata” per il Principe.
Da non dimenticare che la versione fiorentina, Continua a leggere