Mi chiamo N.

Non l’ho costruito io questo mondo, ma non per questo voglio rinunciare a viverci.

“…e così mi accusate dicendo che a già a quella recita gli occhi e gli applausi non fossero per me ma per la mia veste troppo corta e il seno che si faceva notare lì sotto?
Ma io sono ANCHE quelle gambe e quel seno.
Perché per noi donne ANCHE deve diventare sempre SOLO?
Dite che è la “società” a essere così?
Ma cosa vuol dire “società” se non un’astrazione per prendere le distanze dalle proprie scelte?
La “società” sono anche io, e se io non la penso in questo modo allora a pensarla così non è la “società” ma siete solo voi a pensarla così.
SOLO.
Anche se siete in maggioranza.”

Questo è uno dei momenti più forti di “Mi chiamo N.” monologo scritto e diretto da Massimo Piccolo per Noemi Gherrero (anche presentatrice, in Rai fino allo scorso anno con Le parole per dirlo la domenica mattina su Rai3) con musiche originali di Eunice Petito.

Continua a leggere

Layla e 6 plot twist da riscoprire

Uno degli aspetti che più ha colpito l’immaginario dei lettori di Layla regalandoci questo fantastico passaparola (che ci costringerà ad andare in ristampa già dopo l’estate!) è il colpo di scena finale – plot twist che, non trattandosi né di un giallo né di un thriller, crea – a voler credere ai lettori  – una sensazione di sorpresa e, allo stesso tempo, comprensione precisa di tutte le 380 pagine già lette illuminate adesso da una luce diversa. Continua a leggere

Layla – Scopri di più!

Acquista la tua copia di Layla al PREZZO RASSEGNA 9€ (disponibilità limitata) SENZA SPESE di spedizioni!

invia una mail a layla@lunadiseta.org, o cliccando sulla foto, con nome e l’indirizzo dove vuoi che ti venga recapitata, pagherai tramite bonifico, carta di credito o Paypal solo dopo che ti sarà stata consegnata.

Sei già cliente Amazon o Amazon prime? Ordinala qui…

Scopri di più su Layla!
Scopri di più su Layla!
Scpri di più su Layla!

Un romanzo che si addentra nei meandri della mente del lettore… Layla per Maria Anna Mazzei (Differentemente)

Layla è un romanzo che si insinua nella mente del lettore.
Le domande che ci si pone leggendolo, restano in un angolo della mente, aspettando di essere risolte.

Leggi l’articolo completo su Differentemente!

Vi sono momenti in cui sembra di aver capito tutto e il momento dopo in cui si scopre che era solo un’illusione, una facciata costruita ad’arte.

Questo misterioso romanzo si addentra nei meandri della mente del lettore, accendendola di curiosità, facendola vagare tra gli intrighi racchiusi tra le sue pagine e oltre, donandole gli strumenti per approfondire e capire la realtà che ci circonda.

Continua a leggere

Inside Layla – “C’è qualcosa di sbagliato nelle luminarie natalizie lasciate in strada dopo le feste…”

Guidare a quest’ora, la strada bagnata che riflette le luci sull’asfalto, è una di quelle poche cose capaci di dargli una certa pace. Fuori è freddissimo, ma in auto Gabriel ha lasciato il giubbotto sui seggiolini posteriori e si è scorciato le maniche del maglioncino nero.

Luci

C’è qualcosa di sbagliato nelle luminarie natalizie lasciate in strada quando gennaio sta finendo, pensa. Forse perché da spente si rivelano per quello che sono: ferro, plastica sporca e lampadine. O perché senza i giochi di luce mostrano la vera distanza che le separa le une dalle altre. Inchiodate sui pali a venti metri di distanza senza nemmeno il sollievo di potersi scambiare una parola. Sole, oltre che inutili. Continua a leggere

Inside Layla – Il culto segreto (e antichissimo) nascosto nel Duomo di San Gennaro.

Inizialmente, quando mi è apparsa – già stranamente fin troppo definita a voler essere sinceri – la figura di Layla, questo libro avrebbe dovuto essere un semplice “coming of age”, una semplice storia con protagonisti dei ragazzi che stanno diventando adulti.

8073647_MGTHUMB-INTERNA

Ma la svolta è arrivata quando, facendo delle ricerche sugli antichi culti che nei secoli sono passati per Napoli, mi sono imbattuto in quello che poi ho ripreso per la religione de la Sposa (apportando piccole varianti per non rendere riconoscibili alcuni luoghi, dove ancora oggi alcune persone celebrano il loro credo). Continua a leggere