Uno degli aspetti che più ha colpito l’immaginario dei lettori di Layla regalandoci questo fantastico passaparola (che ci costringerà ad andare in ristampa già dopo l’estate!) è il colpo di scena finale – plot twist che, non trattandosi né di un giallo né di un thriller, crea – a voler credere ai lettori – una sensazione di sorpresa e, allo stesso tempo, comprensione precisa di tutte le 380 pagine già lette illuminate adesso da una luce diversa.
Per me questo è il vero senso del plot twist, che non deve essere usato per meravigliare o stranire (in questo caso è divertente ma è un po’ come barare), ma proprio per rendere chiaro e diverso tutto quello che fino a quel momento ti sembrava logico e pacifico.
Qui sotto raccolgo 6 esempi di film – senza svelare o spoilerare nulla – che ho amato particolarmente (e che, probabilmente, hanno anche inciso sulla mia formazione sul tema).
- Psyco – 1960
Uno dei plot twist più citati di sempre, dalle commediole italiane a Modern Family, passando per le serie animate. Il film di Alfred Hitchcock tratto dal libro omonimo uscito nel ‘59 di Robert Bloch ha regalato un personaggio entrato nell’Olimpo dei cinema a Anthony Perkins e ha cambiato per sempre l’idea della doccia rilassante.

Anthony Perkins – press kit
- Angel Heart – 1987
Alan Parker dopo i successi di “Fuga di mezzanotte”, Saranno famosi e Birdy-Le ali della libertà, si lancia in una storia (anche questa tratta da un libro, Falling angels di Hjortsberg del ’78) dalla stupenda ambientazione in New Orleans supportato da un Mickey Rourke (mai più così affascinante), Robert De Niro (assolutamente in parte, superato nello stesso ruolo solo da Al Pacino qualche anno dopo) e Lisa Bonet (incredibilmente bella e bravissima oggi come allora).

Rourke e De Niro – press kit
- Schegge di paura – 1996
Gregory Hoblit dirige uno strepitoso Edward Norton tenuto perfettamente a bada da Richard Gere, nel suo più grande successo (anche questo tratto da un libro, Primal Fear di William Diehl). Tra quelli in elenco qui, questo colpo di scena è quello che vede il maggior – e giusto – compiacimento dell’autore dal momento che l’immedesimazione che si crea tra spettatore e protagonista è quasi da metacinema.

Gere e Norton – press kit
- The Others – 2001
Che Nicole Kidman fosse molto di più che una brava attrice, prima ancora che The hours, è bastata l’accoppiata Moulin rouge e The Others del 2001 per far capire al mondo con quanta semplicità potesse interpretare ruoli così lontani. Alejandro Amenábar le regala un ruolo indimenticabile in una delle migliori – se non la migliore – delle sue opere.

Nicole Kidman – press kit
- Il cigno nero – 2010
Oscar a Natalie Portman per questo film diretto da Darren Aronofsky, notevoli anche le interpretazioni del resto del cast, da Vincent Cassel a Barbara Hershey, passando per Mila Kunis e Winona Ryder. Elegante e funzionale l’idea di associare alla ricerca della perfezione della danza la fragilità della mente umana.

Natalie Portman – press kit
- Sharp Objects / 2018
Non un caso – ma specchio dei tempi – che questa piccola carrellata si concluda con una miniserie e non un film. Anche questa storia è tratta da un libro, “Sulla pelle” di Gillian Flynn del 2014. Stupende le interpretazioni di Patricia Clarkson, Eliza Scalen e, naturalmente Amy Adams. Ma questo plot twist ha un sapore particolare perché arriva non nel sottofinale o nel finale come di solito ma addirittura come ultima scena e dura, nella sostanza, il tempo – pochi secondi – dell’espressione perfetta di Eliza Scalen.
Eliza Scalen, Amy Adams e Patricia Clarkson – press kit
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