Quando a Napoli esplose la passione per la pizza, e molte botteghe cominciarono a dotarsi di forni a legna, i pizzaioli adottarono un sugo veloce, economico e saporitissimo fatto semplicemente con pomodoro, olio, aglio e origano, per condire le pizze che i marinai erano soliti consumare al rientro dalla battuta di pesca.

Giovanni Panza, Napoli pescatori a Mergellina
Ed ecco spiegato il perché la pizza così condita si chiama marinara e allo stesso tempo perché sulla marinara non c’è nemmeno una piccolissima alice. E, in breve, la moda di accompagnare gli alimenti con questo sugo divenne alla pizzaiola.
Tecnica molto usata, quella della pizzaiola, fino a qualche anno fa (ma per fortuna che ancora resiste) per cuocere la carne (la fettina) rimasta un po’ troppo in frigo, stordendola con il profumo dell’aglio.
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