Sabato 8 agosto, alle ore 18, nell’ambito della rassegna Agosto al Castello, Massimo Piccolo sarà ospite dell’Associazione Il Vizio di Leggere per presentare il grande successo di Layla.
A parlarne con l’autore la presidentessa dell’associazione la professoressa Carla Moccia insieme alle professoresse Marika Luparella e Mara Polo.
L’evento, che si svolgerà all’interno della Villa Comunale di Ariano Irpino (Av) si terrà nel pieno rispetto delle disposizioni Anti Covid.
Tre motivi che stanno rendendo Layla un vero successo nazionale.
Una storia di adolescenti “veri” (lontani dalle esasperazioni ma con la protagonista dotata di una fragilità per la quale il processo di identificazione di moltissime ragazze scatta quasi automaticamente), ambientata in una Napoli una volta reale (distante da Gomorra e dalle cartoline) su un tessuto di magia nera (mai raccontata prima nonostante i tantissimi indizi disseminati nella Città – Duomo di San Gennaro compreso).
Questi gli ingredienti che stanno decretando il successo di Layla che, soprattutto grazie al passaparola dei booklovers di Instagram, si sta imponendo come una delle grandi rivelazioni dei questi mesi.
E così alle recensioni entusiastiche della stampa si sono sommate, in poche settimane, una settantina di recensioni di bookstagrammer e blogger portando quello che viene chiamato il rating a un punteggio altissimo, dimostrando come sia possibile far nascere della letteratura non solo di pregio ma anche amata dal grande pubblico da piccole case editrici che non possono contare sulla presenza massiccia nelle librerie o sui media classici.
IL MATTINO
E noi lettori, che pensavamo di essere alle prese con una versione anni Duemila di “Jack Fruscante è uscito dal gruppo”, stiamo a domandarci se invece che di un bildungsroman (romanzo di formazione) per ragazzi non si tratti di una storia alla Stanley Kubrick, alla Stephen King, alla saga di Twilight. L’operazione che fa Piccolo è quella di costruire un libro veloce, dai dialoghi serrati, con gli strumenti della comunicazione di oggi: i social. E lo fa senza uccidere la lingua italiana ma anzi, indovinandone nuove potenzialità, a partire dall’immediata capacità di mimesi dei dialoghi brevi, del discorso diretto del blog di Gabriel, creando con il lettore, abituato a non stupirsi più, un legame di complicità che lo tiene incollato al libro fino all’ultima pagina.
Repubblica
“Il finale è di quelli che non ci si aspetta. E arriva al temine di 380 pagine che tengono gli occhi incollati sulla storia. Layla di Massimo Piccolo ha una costante carica di suspense ed è un romanzo che rende semplice la complessità [..] Piccolo mette al bando ogni cliché sulla città, l suo è un ritratto informato che riscopre un aspetto insito in strade, chiese e palazzi partenopei: Napoli è uno dei cinque centri esoterici più importanti del mondo. […] In Layla sono chiamati in causa il culto dei “non vivi” e altre tracce di magia nera napoletana. Piccolo dà anche un riferimento geografico preciso: la Cappella Capece-Minutolo del Duomo di Napoli […] Per dirla con le sue parole, in “Layla” Piccolo non cerca consensi, ma un pensiero.”
IL ROMA
“…ti fermi, rileggi, vai avanti cercando di scoprire cosa accade e cerchi di capire chi è il buono, chi il cattivo, cosa è vero ma a tutti questi interrogativi Piccolo non offre risposte fino alla fine del racconto. Ecco, il finale: un colpo di genio, un ritorno all’origine, una fine che è anche l’inizio di tutto.”
Altre testimonianze in rete:
https://315on44street.wordpress.com/2020/04/15/prime-dieci/
Blocco due
https://www.facebook.com/watch/?v=258000908761797
Blocco tre
https://www.facebook.com/massimopiccoloofficial/videos/2634176570161506/
Delle video recensioni da Instagram
https://www.youtube.com/watch?v=FRrspnG6bck&t=30s