No, Panic non è un catalogo di pericolose prove da affrontare per i soliti adolescenti annoiati, e chi ne parla in questi termini meriterebbe di passare i prossimi due anni a guardare le fiction Rai/Mediaset.
Con Panic, in realtà, siamo in zona Gioventù bruciata, dove come già per il film del ’56 a essere “bruciato” era il mondo degli adulti e il fatto che la causa della “ribellione” dei ragazzi non fosse di comprensione immediata la prova più difficile da superare per i giovani adulti protagonisti.
Ed è su questo impianto che Lauren Oliver scrive un thriller convincente, puro e godibilissimo.
Da segnalare anche una certa soluzione poetica, e mai banale, della protagonista/narratrice/scrittrice e la bella visione reale e romantica – mai compiaciuta o voyeuristica – del rapporto col sesso dei ragazzi.
(la trovate su Amazon Prime).