Dal blog di Gabriel: Il vostro pancake vi sorride?
Vostra madre ha tirato fuori dalla busta della spesa due carote abbracciate che sembrano guardarsi con trasporto?
I fari della vostra auto vi sembrano due occhi tristi?
Non siete impazziti. Né la vostra fantasia galoppa troppo veloce. È tutta colpa della pareidolia.
Anche in questo caso, come per l’amigdala, ringraziate i geni dei vostri avi perché gli ominidi che non avevano sviluppato questa capacità si sono estinti, e se adesso mi state leggendo è solo grazie alla capacità della nostra mente di assemblare segni casuali e confrontarli, in una frazione di secondo, con il database di tutte le immagini che abbiamo “in memoria”.
Non è ancora chiaro? Ve lo spiego in modo che possiate capirlo tutti.
Ci sono due ominidi, Teete e Tump, a metà tra una scimmia e l’australopiteco, immersi in una fittissima vegetazione, che stanno rientrando dopo una fortunata battuta di caccia. Una bestia feroce e affamata è nascosta tra le foglie; all’improvviso, Teete percepisce mezzo occhio, un quarto del naso e un pezzettino di bocca della fiera. Il database delle immagini nella sua testa si attiva, trova una corrispondenza, lo mette in allarme e Teete scappa. Tump, che ha questa capacità poco sviluppata, viene colto alla sprovvista e soccombe all’animale. Poco importa se per tutto il tragitto Tump ha preso in giro Teete perché per quattro volte ha creduto di vedere il volto di un animale e invece erano solo foglie.
Ah, quando Teete torna al rifugio, mentre consola Lucy (la compagna del defunto Tump), finisce per accoppiarsi con lei.
Quindi, non prendiamo troppo in giro quelli che credono di vedere un volto su Marte, un Cristo in una corteccia o un Padre Pio nell’intonaco… Ricordiamoci che se non fosse stato per la pareidoelia, Teete e Lucy, noi non saremmo qui.
Come abbiamo appena letto da questo pezzo del suo blog, il diciottenne Gabriel, uno dei 4 ragazzi protagonisti di Layla, della quale è di un anno più grande, è un vero appassionato di scienza e di tutto quanto di razionale esista.
Gabriel che si troverà, giocoforza a fare da contraltare a la Sposa Vergine (di cui ho già parlato qui).
Dal carattere per niente facile o simpatico è un “nerd” assolutamente atipico (almeno per quello che di solito viene ripreso dall’immaginario comune): bel fisico, bel volto e grande passione per il nuoto e la chitarra.
Ti sei già segnato all’evento nazionale che accompagnerà l’uscita del libro? Il link è sotto, fallo adesso!
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