Ieri ho assistito per (s)ventura a un pezzetto di Made in sud dove Gigi e Ross si mostravano in una pateticissima “imitazione”(?) – lasciata solo al trucco, per di più approssimato – di Baglioni e Morandi. Parodia che aveva l’unica matrice comica nel dileggio della “presunta” anzianità dei “capitani coraggiosi”, con “battute”(?) del tipo: “incontinenza”, “impotenza”, “dentiere”.
Uno spettacolo pietoso. Non che il resto (per quel poco che ho resistito) fosse meglio.
Ripropongo quindi questo pezzo scritto questa estate.
In questi giorni mi è capitata la ventura di assistere a uno show di Gigi e Ross “direttamente da Made in Sud”, come si usa scrivere per sfruttare l’onda di una trasmissione di successo.
Esibizione in veste di cabarettisti puri e non di intrattenitori/presentatori.
Lo show sarà durato una trentina di minuti (o forse 40, 50 o chissà). Bene.
Anzi malissimo.
Premesso che ognuno può sentirsi libero di divertirsi e ridere per quello che vuole, anche alla sciapissima imitazione di Cracco e Barbieri (due dei tre giudici di Masterchef) dove né le voci né gli atteggiamenti ricordavano i personaggi imitati…a proposito, avete presente Crozza? Bene, dimenticatelo, è un altro pianeta.
Oppure alla semplice parodia di Gomorra…a proposito, ricordate il tormentone “vieni, vieni a te piglià o perdono”? Bene, ma non è loro, viene dalla parodia di Gomorra dei The Jackal.
O addirittura alla originalissima idea di fare una descrizione satirica di come la donna sia bella prima del matrimonio e diventi bruttissima una volta sposata…a proposito, avete presente Maurizio Battista? Bene, dimenticate anche lui, sarebbe come paragonare la primavera di una squadra dilettantistica con il Real Madrid.
Premesso tutto questo e anche la professionalità del duo che nel tempo ha dato ben altre prove (Mai dire martedì, ad esempio), quello che non si può tacere è proprio quel marchio “Made in Sud” che poi diventa anche pretesto per un patetico pistolotto di come ognuno sia sud di qualcun altro (come raccontava con ben altra poesia e intelligenza Luciano De Crescenzo 30anni fa) e di come il Sud sia ridotto a vivere con le briciole lasciate cadere da su, dal Nord.
Gigi e Ross se ne facciano una ragione. La loro comicità (parlo del cabaret portato nelle piazze) fatta tutta di riferimenti agli escrementi e ai diversi modi di defecazione abbinati o meno a complicazioni intestinali, oppure al continuo rimando agli organi genitali maschili, o ancora all’uso di parole come “zizze” ecc, o a prese in giro da bambini delle elementari nulla ha a che vedere con la comicità “Made in Sud”.
Totò, i de Filippo, Troisi volendo citare solo i grandissimi, hanno portato la comicità “Made in Sud” in Italia e nel mondo senza ricorrere mai ai mezzucci da commediaccia pecoreccia come sopra, ma con intelligenza, poesia ed eleganza.
Del tutto assenti nella trentina di minuti (o forse 40, 50 o chissà) dell’altra sera.
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Ma davvero pensi che la comicità televisiva di madeinsud, basata su stantii tormentoni stile drivein/telegaribaldi, sia in qualche modo la continuazione di totó, troisi e de filippo?
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In realtà ho scritto esattamente l’opposto. Anzi, pure peggio.
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